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Ci impegniamo per salari equi

Desidera conoscere il salario adeguato alla sua attività lavorativa? Consulti le nostre raccomandazioni salariali relative ai professionisti del settore commerciale ed economico-aziendale e del commercio al dettaglio oppure ci contatti telefonicamente o via e-mail per una consulenza personale.

Ci impegniamo a garantire salari equi nel settore del commercio e del commercio al dettaglio, rispettivamente mettiamo a disposizione dei nostri soci informazioni rilevanti in merito al tema salari. Chi svolge un buon lavoro dovrebbe anche essere adeguatamente rimunerato per le sue prestazioni. Ma quando si può parlare di un salario adeguato?  E a quali condizioni si può pretendere dal datore di lavoro una rimunerazione maggiore? Oltre alle nostre rivendicazioni politiche, la sosteniamo con utili consigli e documentazione a riguardo. Inoltre siamo a disposizione per una consulenza personalizzata sulla sua retribuzione.

Salvaguardia dei salari minimi vitali grazie al partenariato sociale

In qualità di Associazione degli impiegati nel settore commerciale ed economico-aziendale, il nostro obiettivo è quello di garantire un salario minimo vitale ed equo. In qualità di partner sociale stabiliamo salari minimi per prevenire il dumping salariale e per negoziare l’evoluzione salariale nelle singole aziende. Inoltre, tutti gli impiegati dovrebbero beneficiare dell’aumento della produttività che l’economia svizzera sta vivendo grazie al progresso tecnologico.

Partenariato sociale/CCL

Gli stipendi bassi devono aumentare in modo significativo

Per i dipendenti con stipendi bassi, il calo dei salari reali è particolarmente deplorevole. A causa dell’aumento dei costi sanitari (non rappresentati nel rincaro), a molti di questi lavoratori non resta alcuna riserva finanziaria. Per tale motivo, la Società degli impiegati del commercio Svizzera non solo che venga compensato il rincaro, ma anche che gli stipendi bassi subiscano un aumento significativo e percepibile. L’aumento dei salari reali deve rinfrancare le persone costrette a mantenersi con uno stipendio basso. La nostra priorità è ridurre lo scarto salariale in modo duraturo.

Per una maggiore equità retributiva

La parità salariale è sancita dalla Costituzione federale dal 1981, ma non è ancora stata resa effettiva. Ancora oggi le donne guadagnano in media il 15% in meno rispetto ai loro colleghi uomini nella stessa posizione, nonostante il datore di lavoro sia tenuto a versare lo stesso salario a parità di funzione ed esperienza. In qualità di Associazione degli impiegati, promuoviamo ed esigiamo la parità salariale tra uomini e donne.  Sia a livello politico che a livello economico ci impegniamo a favore di sistemi salariali aziendali equi, trasparenti ed esenti da discriminazioni. Nel nostro ruolo di partner sociali, adottiamo misure per garantire la parità salariale tra i sessi (ad esempio attraverso controlli periodici).

Richieste salariali

Ogni anno la Società degli impiegati del commercio analizza la crescita del PIL prevista dalla Segreteria di Stato dell’economia SECO e dagli esperti della Confederazione, la situazione sul mercato del lavoro nonché il rincaro e i relativi costi per i dipendenti (livello dei prezzi, costi sanitari, affitti ecc.). Ne deduce richieste salariali specifiche per i diversi settori finalizzate a contrastare la perdita di potere d’acquisto e a far sì che i dipendenti possano contribuire a un incremento della produttività e a un miglioramento della redditività.

Richieste salariali per il 2023: fino al 4% in più

Nuove raccomandazioni salariali per gli apprendisti di commercio e nel commercio al dettaglio

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